PENSIONI ESTERE E NUOVA IMPOSTA SOSTITUTIVA (FLAT TAX) CREATIVA: OBIETTIVO RIPOPOLAMENTO “NOBILE” DEL SUD?
L’art. 1 commi 273-274 della Legge di bilancio 2019 introduce l’ennesima imposta sostitutiva con l’intenzione di popolare il Mezzogiorno d’Italia di titolari di pensioni estere che rilancino i consumi e l’economia.
I beneficiari della norma e dell’imposta sostitutiva, quindi, sono i TITOLARI DI PENSIONI ESTERE che TRASFERISCONO LA RESIDENZA al Sud Italia, in comuni con non più di 20.000 abitanti, e che nei 5 anni precedenti al “trasferimento in Italia” non siano già statati fiscalmente residenti nel nostro paese.
Visto che il trasferimento della residenza in una nazione implica il pagamento delle imposte sui redditi in detta nazione, la norma propone un’imposta sostituiva di IRPEF e addizionali pari al 7% sui proventi conseguiti quindi un’imposizione di particolare favore.
La decorrenza è dal 2019, per quanto “teoricamente” potrebbe applicarsi anche ai “residenti 2018” che presentano la dichiarazione dei redditi nel 2019.
La norma non è applicabile ai pensionati italiani che si sono trasferiti all’estero e che rientrano visto che il requisito è una “pensione di fonte estera”.