La riduzione dei crediti compensabili in F24 fino alla data di presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito, è stata sancita dal DL 124/19 convertita in L. 157/19.
Dal primo gennaio 2020, quindi, si potranno compensare con altri crediti massimo 5.000 euro anche se si vanta un credito superiore.
DA QUANTO ERANO COMPENSABILI I CREDITI FINO ALL’ANNO SCORSO
La normativa preesistente prevedeva il limite di compensazione ad euro 5.000 solo per i crediti Iva mentre per quelli IRPEF, IRES, IRAP e addizionali varie stabiliva l’obbligo di asseverazione dello stesso in dichiarazione dei redditi se di importo superiore ad euro 15.000; quest’ultimo adempimento, tuttavia, era successivo rispetto alla possibilità di utilizzare il credito in compensazione.
QUANTO SI PUO’ IMMEDIATAMENTE COMPENSARE DA QUEST’ANNO
Come anticipato il tetto massimo del credito compensabile è di euro 5.000 mentre per la restante parte si dovrà attendere il decimo giorno successivo alla data di presentazione telematica della dichiarazione da cui emerge il credito. Naturalmente l’F24 in cui si compensa il credito dovrà essere inviato da un intermediario abilitato o utilizzando “Fisco on line” dell’Agenzia delle entrate.
RIASSUMENDO
Da quest’anno:
- i crediti sono immediatamente compensabili fino all’importo di euro 5.000;
- l’eccedenza del credito è compensabile solo il decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito;
- la dichiarazione da cui merge il credito deve essere asseverata da un professionista;
- l’F24 ove si utilizza in compensazione il credito deve essere presentato o con gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate o da un intermediario abilitato.
Dalla lettura della norma sembra che il limite di euro 5.000 sia per ogni singola imposta a credito.
Secondo la Risoluzione ministeriale n. 110/E del 31/12/19 l’utilizzo in “compensazione verticale” dei crediti ossia la compensazione con debiti dello stesso tipo (per esempio Iva annuale con Iva mensile o credito IREF con acconti IRPEF, etc.) non presuppone alcun limite ed alcun adempimento aggiuntivo.
ESEMPLIFICANDO
Un professionista che vanta un credito IRPEF maturato nel 2019 per le ritenute d’acconto subite potrà utilizzare immediatamente in compensazione massimo 5.000 euro e in caso di presentazione della dichiarazione REDDITI2020 il 30 settembre 2020 dovrà attendere il 10 ottobre per poter utilizzare il credito residuo.