Le novità su contante e pos sono contenute rispettivamente nel comma 384 lettera b) e nei commi 385-388 dell’art. 1 legge di bilancio 2023 (l. 197/2022), con decorrenza 01/01/2023 e si possono riassumere con un innalzamento dell’uso del contante e con una sostanziale invarianza nell’obbligo dell’uso del pagamento elettronico.
NOVITA’ IN TEMA DI CONTANTE
A partire dallo 01.01.2023 il limite per il trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi non è più 1.999,99 euro (soglia di 2.000 euro) ma di 4.999,99 euro (soglia di 5.000 euro) visto che dopo vari proclami di aumento (decuplicazione) dei limiti e critiche sugli stessi ( secondo alcuni si sarebbe favorita l’evasione fiscale) il valore limite ha assunto una posizione “mediana” fra quelle proposte.
COSA SUCCEDE SE SUPERO IL NUOVO LIMITE
Ai sensi dell’art. 63 c.1 DLgs 231/2007 alle violazioni della disciplina in oggetto si applica una sanzione amministrativa da 3.000 a 50.000 euro. Quest’ultima norma in passato, per le violazioni commesse tra lo 01/07/2020 e il 31/12/2021, prevedeva un minimo di 2.000 euro.
Data la decorrenza del nuovo limite dallo 01/01/2023 una violazione accertata il 31/12/2022 è soggetta a sanzione di almeno 2.000 euro.
NOVITA’ IN TEMA DI POS
In effetti nonostante le intenzioni di aumentare la soglia minima (oggi pari a zero, l’obbligo vige sempre) dei pagamenti elettronici (POS) da accettare obbligatoriamente da parte di aziende imprese e professionisti, i limiti minimi rimangono quelli previsti dalla normativa in essere ossia zero, quindi tutti i pagamenti elettronici devono essere accettati.
Rimandando per approfondimenti ad un precedente intervento si rammenta che la mancata accettazione di un pagamento con carta di pagamento (di debito, di credito e prepagate) da parte di un soggetto che svolge attività di vendita di prodotto o servizi (anche professionali) genera l’applicazione di una sanzione amministrativa pari ad euro 30 aumentati del 4% del valore della transazione rifiutata.
In questo caso la “colpa” dell’assenza di novità non è ascrivibile alle intenzioni del governo che avrebbe voluto aumentare il pagamento minimo obbligatorio ma l’Europa (soggetto a titolo peronale inutile) ha posto un veto. Il Governo sembra che vorrebbe in qualche modo obbligare gli erogatori del servizio pos (fondamentalmente le banche) a ridurre le commissioni richieste ma ad oggi non è ancora successo nulla.
SANZIONE PER VIOLAZIONE ACCETTAZIONE PAGAMENTO CON CARTA DI PAGAMENTO
Se il mio barista di fiducia si rifiuta di accettare il pagamento di 1 caffè, del costo di euro 1,10, con carta di credito è soggetto ad una sanzione di euro 30,05 se però non accetta la carta e il caffè lo offre lui non c’è sanzione.