I contribuenti forfettari (art. 1 L. 190/14), i minimi (art. 27 DL 98/11) e le associazioni sportive dilettantistiche (art. 1 e 2 L. 398/91) a decorrere dal 1 luglio 2022 saranno tenuti ad emettere fattura elettronica secondo quello che si evince dalla bozza di decreto legge approvata il 13 aprile scorso.
DA QUANDO
Secondo il chiacchericcio (indiscrezioni di fonti ministeriali) che accompagnava la bozza della norma sarebbero stati esclusi, fino al 2024, i soggetti con un fatturato fino a 25.000 euro.
L’obbligo per i soggetti con fatturato dell’anno precedente superiore a 25.000 euro sono obbligati dallo 01/07/2022, dallo 01/01/2024 l’obbligo sarà esteso a tutti.
PERCHE’ LA FATTURA ELETTRONICA
La scelta del Governo consegue alla decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea che nel prorogare al triennio 2022-2024 la misura che autorizza l’Italia ad adottare il sistema di fatturazione elettronica obbligatoria non aveva previsto l’esclusione dei soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese.
In altri termini l’UE non prevedeva l’esclusione di alcuna categoria dall’obbligo di emissione di fattura elettronica ma l’Italia l’ha permesso lo stesso e adesso prima di incorrere in sanzioni rimediamo inserendo l’obbligo però all’italiana ossia non per tutti ma solo per i soggetti con fatturato superiore ad una cera soglia, poi si vedrà.
MA VALE PER TUTTI?
Continua a restare in vigore, almeno sino a fine anno, il divieto di emissione di fatture elettroniche:
– per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria con riferimento alle fatture i cui dati devono essere inviati al Sistema TS e
– per i soggetti che, pur non essendo tenuti all’invio dei dati al Sistema TS, effettuano prestazioni sanitarie nei confronti delle persone fisiche.
MA IL GOVERNO E’ CONTRARIO ALLA FATTURA ELETTRONICA?
Come riportato nel quinto considerando della decisione di esecuzione Ue 2021/2251, l’Italia ritiene che l’estensione dell’ambito della fatturazione elettronica anche ai soggetti in franchigia possa potenziare “la capacità dell’Agenzia delle entrate di lottare contro la frode e l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), fornendo un quadro completo delle fatture emesse da tutti i soggetti passivi”, e permettendo altresì di verificare il rispetto, da parte di tali soggetti passivi, “dei requisiti e delle condizioni per potersi avvalere di tale franchigia” quindi direi proprio di no.
…ALMENO LE NOVITA’ DOVREBBERO ESSERE FINITE…
…invece no, visto che stando alla bozza di decreto circolata il 13 aprile scorso, occorre segnalare la possibile anticipazione al 30 giugno 2022 (rispetto alla data prevista del 1° gennaio 2023) dell’entrata in vigore delle sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti elettronici (art. 15 comma 4-bis del DL 179/2012).
QUINDI?
Dallo 01/07/2022 i contribuenti “minimi” e “forfettari” che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi inferiori a 25.000 euro NON saranno obbligati ad emettere fattura elettronica gli altri, con l’esclusione dei soggetti che si avvalgono della comunicazione al sistema TS, saranno obbligati ad emettere fattura elettronica.
Dallo 01/01/2024 dovranno emettere fattura elettronica via SdI anche i soggetti in “regime di vantaggio” o forfetario, nonché quelli che si avvalgono del regime speciale di cui alla
L. 398/91, che nel periodo precedente, abbiano conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, inferiori o uguali a 25.000,00 euro.
Le operazioni senza applicazione dell’IVA effettuate dai contribuenti minimi / forfetari sono contraddistinte dal codice natura “N2.2“.
(Aggiornato lo 04/05/2022)