Come anticipato in un precedente intervento la comunicazione dei corrispettivi elettronici, ossia l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi giornalieri, coinvolgerà tutti i commercianti al minuto a far data dal 2020.
LE FASI DELL’APPLICAZIONE DELLA NORMA
L’art.17 DL 119/18 in effetti prevede due differenti fasi ossia un primo avvio della procedura telematica dal 1 luglio 2019 per i soggetti più strutturati (volume d’affari superiore a 400.000 euro annui) e l’obbligo generalizzato dal primo gennaio 2020. I soggetti non obbligati continueranno ad applicare la vecchia normativa per cui i corrispettivi continueranno a venir certificati mediante il rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale (DPR 696/96). La fattura dovrà essere emessa solo dietro richiesta del cliente in formato elettronico.
Naturalmente i commercanti al minuto con volume d’affari inferiore a quello individuato per il primo avvio obbligatorio potranno liberamente scegliere di anticipare i tempi e aderire immediatamente alla nuova modalità elettronica.
ABOLIZIONE DI FATTO DELLA RICEVUTA FISCALE
Come precisato nella risposta n. 35 fornita dall’Agenzia delle entrate durante il Telefisco organizzato dal Sole 24 ore, nel momento in cui un commerciante al minuto sarà chiamato all’invio telematico dei corrispettivi non potrà più emettere altri documenti se non, a richiesta, la sola fattura elettronica.
In effetti tale risposta data ad una precisa domanda non è corretta in senso assoluto visto che se è vero che i soggetti forfettari o i minimi che svogono attività di commercio al minuto dal 2020 avranno anche loro l’obbligo di invio elettronico dei corrispettivi tuttavia, a richiesta, continueranno ad emettere a favore del cliente una fattura cartacea.
Da notare che benchè la norma che disciplina la ricevuta fiscale (DM 30 marzo 1992) non sia stata abrogata tuttavia il suo uso comporterebbe l’emissione di un documento privo di valore fiscale.
RIASSUMENDO
Dal 1 luglio 2019 saranno obbligati all’invio dei corrispettivi elettronici tutti i commercianti al minuto con volume d’affari superiore a 400.000 euro, dal 2020 l’obbligo verrà esteso a tutti. Conseguenza di tale nuova metodologia sarà la sostanziale cessazione dell’utilizzo della ricevuta fiscale.